Il
Lago Nero (m. 2036) si trova sul versante orografico sinistro della Val
Belviso, in una splendida ed ampia conca naturale ai piedi del colosso
orobico Torena (m. 2911), nella quale a causa della quota la vegetazione
d’alto fusto è già quasi inesistente. Vi si arriva
partendo dalla Palazzina Falk e seguendo il sentiero n. 7, che sale dapprima
gradualmente e infine un po’ più ripido. Arrivati in quota,
dopo due tornanti, il sentiero spiana e si affaccia all’improvviso
sul bellissimo lago, inconfondibile per il decorativo isolotto con il
larice che vi campeggia al centro come un vess illo dai
colori che segnano le stagioni.
Siamo nel pieno del Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi e all’interno
dell’Azienda faunistica Val Belviso-Barbellino, per cui –
a quote variabili a seconda della stagione – non è difficile
avvistare camosci, caprioli e qualche cervo o stambecco, ma vi sono pure
delle piccole colonie di mufloni, introdotti qualche decennio fa. Nella
zona sono state inoltre rinvenute di recente (autunno 2002) tracce del
passaggio di almeno un esemplare di lupo.
Tra il la go
e i primi contrafforti dell’imponente piramide a gobbe di cammello
del Torena, è adagiata sopra una prima balza la grande baita allungata
dell’omonima malga (m.2054), poco più in alto della quale
un secondo gradino arrotondato custodisce il Lago Verde (m.2073), perla
dalle acque smeraldine, e gli ultimi spiazzi dell’area a pascolo.
Di fronte alla baita principale e alle piccole altre (frequentate in estate
dai malgari con le mandrie), cespugli di rododendri un po’ ovunque,
altri piccoli arbusti, rocce levigate e la stazione a monte di una vecchia
teleferica campeggiano ai bordi del sentiero.
Le acque del Lago Nero sono scure, anche a causa della notevole profondità,
e le sue rive sono frequentate dai pescatori. Sulle rocce che affiorano
tra l’emissario e la m ulattiera, sono visibili alcuni
gruppi di incisioni rupestri quali coppelle e affilatoi, che gli esperti
fanno risalire a 4/6000 anni fa. Poco oltre, prima di giungere al terzo
lago (il “Laghetto”) nei pressi di uno spuntone roccioso,
si notano a sinistra alcune gallerie che davano accesso a delle miniere.
La guida del CAI di Aprica, semplice, aggiornata e ricca di fotografie,
propone l’escursione alla “star” Lago Nero come “Il
giro dei 5 laghi”. Tre li abbiamo già nominati. Restano il
Lago Lavazza (m. 2131) e il Lago della Cima (m. 2360), quest’ultimo
a circa un’ora di cammino da Malga Torena.
La flora della zona,
sulla quale non ci dilunghiamo è quella caratteristica di tutto
il versante esposto a nord delle Alpi Orobie Valtellinesi, ossia lussureggiante,
variopinta e interessantissima.
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