IL SENTIERO GLACIOLOGICO LUIGI MARSON DEL FELLARIA
Il sentiero si trova in Alta Valmalenco, ed è raggiungibile dalla
diga di Campo Gera lungo sentiero escursionistico marcato. Seguendo il
percorso indicato, che compie il periplo della morena, è possibile
leggere sul territorio la storia glaciologica della Valle.
E' stato istituito nel 1996 e rappresenta una proposta di approccio alternativo
alla montagna, dove il visitatore è guidato in un luogo di suggestiva
bellezza alla scoperta e all'osservazione di alcuni semplici elementi
del paesaggio dei ghiacciai, con particolare attenzione agli aspetti glaciologici-geomorfologici.
Fu creato dal Servizio Glaciologico Lombardo ed è strutturato su
due sentieri che partono entrambi dal Rifugio
Bignami. I percorsi sono ben segnalati e semplici da percorrere. La
visita dura solitamente tre ore. Il visitatore viene informato della storia
del ghiacciaio e delle sue fasi tramite targhette esplicative.
IL PARCO GEOLOGICO DI CHIAREGGIO
Il Parco Geologico della Valmalenco si trova a Chiareggio, tranquilla
località turistica dell'alta Valmalenco e zona di massimo interesse
geologico lungo l'intero arco alpino. E' stato allestito tra il gruppo
di case della Corte e il torrente Nevasco, su un'area di quasi due ettari
messa a disposizione dal Comune di Chiesa in Valmalenco.
Consiste in una struttura fissa dove è stato raccolto un abbondante
materiale figurativo e documentario relativo alla geologia di queste montagne.
Lo scopo del Parco è quello di permettere al visitatore di conoscere
gli aspetti geologici più interessanti del territorio, documentandoli
con esemplari provenienti dall'area circostante. Il linguaggio semplice
e l'abbondanza di immagini rendono il percorso comprensibile a tutti e
non solo ai veri intenditori di questa disciplina.
Il Parco consiste di tre sezioni. La prima è una sorta di introduzione
allestita in una tettoia all'ingresso del Parco. Qui si trovano quattro
"Tavole Geologiche" che illustrano i movimenti e le deformazioni
della litosfera terrestre (Teoria della Tettonica delle Placche), le fasi
dell'Orogenesi Alpina, l'assetto geologico della Valmalenco e le principali
rocce presenti nella valle. Segue poi il "Percorso Litografico"
che si snoda lungo un comodo sentiero e che consente di osservare tutte
le ere geologiche camminando fra le rocce di diversa natura. Ogni roccia
è munita di targhetta esplicativa
che ne illustra provenienza e caratteristiche pricipali. I circa sessanta
esemplari che troviamo lungo il percorso sono divisi in tre gruppi: le
Rocce della Crosta Continentale e della Crosta Oceanica (che costituiscono
ossatura dell'edificio alpino in Valmalenco) e le Rocce Intrusive Terziarie
(che si sono intruse successivamente). Il sentiero termina su un terrazzo
in cui sono state poste due grandi tavole che riproducono i paesaggi reali
visibili alle spalle del paese. A ovest osserviamo il "Panorama Geologico
della Conca di Chiareggio", con la sua corona di cime che si estende
dal Monte Pioda alla Cima di Vazzeda; a est il "Panorama Geologico
della Valmalenco Centro-Orientale".
Il Parco è stato inaugurato nel luglio del 2000 e la realizzazione
è stata curata dal Centro di Studio per la Geodinamica Alpina e
Quaternaria e dall'Amministrazione Comunale di Chiesa Valmalenco.
IL SENTIERO GLACIOLOGICO VITTORIO SELLA AL GHIACCIAIO VENTINA
Si sviluppa lungo la Vedretta della Ventina che si genera ai piedi del
Monte Disgrazia. Esso
è uno dei più visitati e studiati al mondo vista e considerata
la comodità d'accesso nonostante l'alta quota. Rimandiamo alle
schede dei rifugi Gerli-Porro
e Ventina per conoscere
nei dettagli il percorso escursionistico da compiere con partenza da Chiareggio,
ultimo abitato della Valmalenco occidentale.
Il percorso glaciologico è stato istituito nel 1992 in onore all'alpinista
Vittorio Sella, uno dei primissimi fotografi che ritrasse l'alta Valmalenco
di fine '800. Grazie ad una nutrita cartellonistica, che compie il periplo
della morena, è possibile leggere sul territorio le posizioni delle
misure storiche, cosicchè si possano comprendere gli eventi e i
processi che determinano l'aspetto attuale del paesaggio, non solo geomorfologicamente
ma anche per quanto riguarda i risvolti che un ghiacciaio inevitabilmente
riflette sull'intero ecosistema d'alta quota.
Il percorso si svolge ad anello sul fondo della Valle Ventina: in salita,
in destra idrografica, corrisponde al normale percorso di accesso al ghiacciaio,
segnalato con bandierine bianco/rosse, mentre in discesa percorre il versante
opposto della valle, con un percorso nuovo e originale. Come già
detto, lungo il sentiero, sia in salita che in discesa, una serie di targhe
permette al visitatore di identificare le morene deposte dal ghiacciaio
nel periodo che va dalla Piccola Età Glaciale (1550 - 1850) ai
giorni nostri, nonchè di osservare le posizioni raggiunte dalla
fronte del ghiacciaio durante il suo progressivo ritiro, identificabili
grazie alla presenza di segnali glaciologici opportunamente evidenziati.
IL SENTIERO BOTANICO DA S.GIUSEPPE AL LAGO PALU'
L'itinerario botanico è una serie di spiegazioni tramite cartelli
che ci permettono di apprendere i nomi delle diverse specie di vegetazione
presenti nel tratto che va da S.Giuseppe (Rifugio
Sasso Nero) sino al Rifugio
Palù.
IL CIMITERO DEGLI ALPINI
Partendo dai rifugi Mitta
e Musella (m.2020) lo
si incontra percorrendo la variante della quinta
tappa dell'Alta Via della Valmalenco che risale lungo le sponde del
torrente Scerscen sino ai piedi della Vedretta di Scerscen Inferiore dalla
quale esso si genera. Esso è situato a 2370 metri e il panorama
offerto da qui verso la testata del Bernina è superbo. Anche per
chi si trovasse a passare dal Rifugio
Carate è possibile arrivarvi in circa 30 minuti. In questo
caso invece di seguire il tracciato che porta alla Marinelli
occorre scendere in direzione di un laghetto che si nota appena si perviene
alla bocchetta delle Forbici, da qui in discesa prestando particolare
attenzione. |