Raggiungere
la Riserva del Paluaccio di Oga è semplice: 2 chilometri prima
di Bormio (arrivando da Sondrio) si raggiunge l'abitato di Santa Lucia,
da qui si svolta a destra e salendo per pochi chilometri si raggiunge
il paese di Oga.
Giunti fin qui si può proseguire in auto fino alla Riserva oppure
a piedi (circa 200 metri di dislivello) se si vuole godere appieno della
bellezza del luogo.
La Riserva del Paluaccio di Oga è stata sottoposta a tutela della
Regione Lombardia nel 1984 a seguito della necessità di proteggere
e conservare un ambiente unico nel suo genere e in via di distruzione.
Il Paluaccio è una torbiera collocata in una zona di particolare
interesse naturalistico. Qui hanno trovato rifugio tipologie di vegetali
ormai in estinzione tra i quali: Andromeda polifolia, Drosera rotundifolia,
Eriophorum vaginatum, Primula farinosa e Carex limosa.
Inoltre ricopre anche una funzione di archivio naturale, infatti attraverso
lo studio dei pollini e del carbonio rimasti intrappolati negli strati
della torbiera è possibile ricostruire le variazioni subite dal
clima degli ultimi millenni.
Ma cosa è una torbiera? Una torbiera è una sorta di deposito
di torba, un combustibile naturale avente scarso potere calorico fortemente
utilizzato nella prima metà del XX° secolo; oggi viene unicamente
impiegato come concime per vivai. Alla base della formazione della torba
ci sono gli sfagni, minuscole piante che, crescendo in territori acquitrinosi,
anno dopo anno causano la morte della parte basale della pianta stessa
che andrà incontro ad un lento processo di decomposizione, favorito
dalle basse temperature. L'acqua e la temperatura non troppo elevata sono
elementi indispensabili al mantenimento della torbiera.
Oggi la situazione del Paluaccio di Oga è giunta ad uno stadio
evolutivo prossimo all'esaurimento; infatti i numerosi interventi di drenaggio
del terreno, effettuati tra il 1920 e il 1930, e volti alla bonifica del
territorio hanno causato un rapido processo di invecchiamento della torbiera
dovuto alla mancanza di acqua. Una seconda causa della sua lenta degenerazione
può essere ricercata nel continuo aumento delle temperature verificatosi
negli ultimi anni. Segnaliamo a chi fosse interessato che nei pressi di
Aprica, al Pian di Gembro, vi
è un'altra torbiera, anch'essa inserita in una zona tutelata dalla
Regione Lombardia.
La vista al Paluaccio di Oga permette di ammirare il contesto naturale
in cui è collocata, caratterizzato dalla presenza di prati, pascoli
e boschi di conifere. Trovandosi in zona vale la pena di fare una visita
al Forte di Oga,
uno degli ultimi esempi di fortificazione valtellinese risalente al primo
conflitto mondiale e ancora intatta.
Vi invitiamo a visitare le pagine del sito dedicate alla cittadina di
Bormio in cui troverete
consigli per nuove visite culturali ma anche informazioni sulla gastronomia
locale, sui prodotti tipici e sulle manifestazioni della zona.
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