Il Santuario della Beata Vergine
Assunta, vero gioiello artistico della Bassa Valtellina, sorge in fondo
al viale alberato della Rimembranza, raggiungibile da Piazza S.Antonio
(dove si trova l'omonima chiesa sconsacrata)
in centro a Morbegno percorrendo la via G.F.Damiani.
L'edificio religioso fu edificato nel 1418 in memoria di una chiesa più
antica dedicata a S.Lorenzo e alla Vergine, risalente presumibilmente
ai primi del '400. In origine risiedeva qui la Compagnia dei Battuti,
fondata secondo la tradizione da S.Bernardino da Siena (frate e predicatore
di grande successo della prima metà del '400). Nel 1506 ricevette
la consacrazione.
Tra la fine del '400 e la fine del '500 fu riedificata e ampliata più
volte. Nonostante ciò la struttura ha mantenuto le sue eleganti
forme rinascimentali e la sua originaria pianta longitudinale ad un'unica
navata. Al centro di quest'ultima si elevano il tiburio ottagonale (rivestimento
esterno della cupola) e le due cappelle laterali. Nel 1766 anche il campanile
fu innalzato notevolmente.
La struttura è piuttosto essenziale, come dimostrano le pareti
laterali alquanto lineari. La semplicità del tutto contribuisce
a dare risalto allo svettante tiburio.
La facciata presenta tratti ottocenteschi, fu infatti rimodellata nel
1844. E' impreziosita dalle notevoli sculture di Tommaso Rodari, precursore
del maturo classicismo valtellinese. Su di essa risaltano il rosone fiammato
con la "Vergine e il Bambino" e le scritte sui fregi. Il portale
è decorato da finissime lesene (falsi pilastri), "Adamo ed
Eva" e "L'Annunciazione". Sono tutti simboli del motivo
della caduta della redenzione.
L'interno esprime armonia e spiritualità. Predomina lo stile barocco
e quello rinascimentale. I cicli di affreschi che decorano le pareti sono
da attribuirsi a diversi autori. Nella volta delle due campate si possono
ammirare le opere dell'artista morbegnese Giovan Pietro Romegialli entro
le mirabili quadrature del milanese Giuseppe Porro ("Gloria dei Santi
Lorenzo e Bernardino", verso il portale, "Vergine che accoglie
confratelli e consorelle", verso l'altare). La volta a cupola del
tiburio risale al periodo tra il 1709 ed il 1712, e fu affrescata dal
bergamasco Giuseppe Brina, coadiuvato dal quadraturista G.B.Pozzi. Alla
base del campanile è situato l'ossario che risale al 1733.
L'attenzione viene però catturata dalla meravigliosa ancona lignea,
capolavoro dell'arte lombarda, montata sull'altare maggiore, attorno al
pregiato affresco della "Vergine col Bambino" (1440). L'ancona
si presenta come il prospetto di un tempietto rinascimentale a pianta
centrale, dalla base quadrata. E' decorata da pannelli di altorilievi
in basso, da statue di S.Lorenzo e S.Bernardino col Demonio al centro,
mentre in alto, nel mezzo della lunetta e ai suoi lati, vi sono le statuine
dell'Annunciazione. L'ancona fu costruita intagliata da Giovan Angelo
del Majano tra il 1516 e il 1520, e le sue policromie furono successivamente
decorate e dipinte da Gaudenzio Ferrari e Fermo Stella tra il 1520 e il
1526. La ricca cornice a volute di foglie d'acanto, che contorna la cassa
dell'ancona, è opera di Andrea Albiolo e risale al 1712.
Vi invitiamo a visitare le pagine del sito dedicate alla cittadina di
Morbegno in cui troverete
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