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Monte PadrioAprica-Mortirolo (Alta Valtellina Bormio Livigno)
Tipologia : Sentiero di Mezza Montagna
Difficolta : T Partenza : Trivigno Arrivo : Monte Padrio Dislivello : 460 Durata : 2 h : 15 min Itinerario Sintetico : Trivigno - Monte Padrio - Trivigno Segnavia : Cartografia : Cartina Kompass n. 94, settore B4; Carta nazionale della Svizzera 1:50.000 - Brusio, Foglio 279; DESCRIZIONE DELL'ESCURSIONEProvenendo da Sondrio, allaltezza di Tresenda, imbocchiamo sulla destra la ss. 39 del passo dellAprica. Superato il passo, scendiamo verso Còrteno Golgi, fino a trovare, sulla sinistra, lo svincolo segnalato per Trivigno (m. 1700). Superati gli agriturismo la Quercia Antica e Piscè arriviamo sul limite sud-occidentale dellampia conca di Trivigno. In direzione E-SE si distinguono, in lontananza, il grande ripetitore del Dos della Croce e la cima del monte Padrio (m. 2152), meta dellescursione. Superato un ponticello ed ignorata la deviazione per Tirano (Trivigno è nel comune di Tirano), raggiungiamo il nucleo centrale di Trivigno, dove si trova la chiesetta di S. Gaetano. Sul lato opposto della strada, rispetto alla chiesetta, troviamo diverse cartelli e, uno di questi, indica il sentiero per il monte Padrio. Dopo un brevissimo tratto su un largo sentiero, guidati dai segnavia bianco-rossi, intercettiamo una stradina asfaltata ed incontriamo un bivio: prendendo a sinistra ci dirigiamo verso Costamoscia, mentre prendendo a destra verso Guspessa ed il monte Padrio. Prendiamo, quindi, a destra, passando pinete e radure in una zona caratterizzata da piccoli rilievi collinari, detti Motti del Laghetto. Dopo una breve salita, raggiungiamo il filo del dosso per il Monte Padrio. La pendenza si fa sempre più modesta. Lasciata sulla sinistra larrotondata cima secondaria del monte della Colma (m. 2144), puntiamo facilmente alla nostra meta, riconoscibile anche per la centralina di rilevamento dellinquinamento atmosferico che, insieme con una modesta croce, la presidia. Dopo 1 ora e 15 di cammino siamo sulla cima del Monte Padrio. La vista da qui può spaziare a 360°. Se la giornata lo consente guardando verso SO, possiamo godere di una bellissima vista sulla catena orobica. Si riconoscono: i monti Palabione (m. 2358) e Pasò (m. 2575), sopra lAprica; più lontani il monte Torena (m. 2911) ed il pizzo del Diavolo (m. 2926) e, in fondo, a chiudere la catena, il monte Legnone (m. 2610). Guardando verso O potremmo addirittura scorgere il caratteristico profilo affilato del Cervino ed il gruppo del Gran Paradiso. Guardando invece verso NO, possiamo vedere le cime del versante retico della media Valtellina: il Desenigo (m. 2845), i Corni Bruciati (m. 3114 e 3097) e il pizzo Bello (m. 2748). Sempre guardando a NO, ma spostando lo sguardo un po più a destra, vediamo uno spaccato del gruppo del Bernina: il pizzo Roseg (m. 3937), la coppia dei pizzi Argient (m. 3945) e Zupò (m. 3995) e i pizzi Palù (m. 3905) e Varuna (m. 3453). Guardando invece a N, a destra del solco della Val Poschiavina, si impone il monte Masuccio (m. 2816), che sovrasta Tirano. Verso NE si distinguono alcune delle cime della Val Grosina, sovrastate dalla cima de Piazzi (m. 3439). Guardando infine verso E, superba è la visuale sul gruppo dellAdamello. GALLERIA IMMAGINI
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ELEMENTI DI INTERESSE
Passo del Mortirolo; Dos della Croce
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