Bivacco Rauzi

A poche decine di metri dalla vetta del Monte Disgrazia alla confluenza della sua cresta N (la Corda Molla) e la cresta SE prove
mappamondo stilizzato Partenza :
Rifugio Ponti (m 2559)

Arrivo :
Bivacco Rauzi (m 3640 )
Dislivello Complessivo :
m 1081
Tempo di percorrenza :

Elementi di interesse :

Itinerario Sintetico :

Bellezza ( 5 / 5 )
Fatica ( 4 / 5 )
Pericolosità ( 5 / 5 )

MAPPA

Coordinate GPS : 46.268951° N 9.749883° E

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DESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE

Autore: Beno

Il Bivacco Rauzi troneggia in fianco alla cima del Monte Disgrazia, vetta ambita e rinomata tra gli alpinisti.
Partendo dal Rifugio Ponti (m 2559), per evidente sentiero, ci si porta sulla morena del Ghiacciaio di Predarossa e la si sale dalla sua sponda orientale. Si attacca il ghiacciaio sotto le rocce verticali che sbarrano la vista a occidente e lo si percorre fino a montare l'ampia depressione della cresta rocciosa NE del Disgrazia: la sella di Pioda (m 3387). Bisogna prestare attenzione ad alcuni crepacci le cui condizioni rendono spesso mutevole la via di salita.
Arrampicandosi sul filo strapiombante della sella si guadagna la prima anticima a quota 3400, si sconsiglia di contornare dal versante S come molti fanno ( attenzione alla caduta massi!), Si scende nell'ampio intaglio a cui culmina da S un canalino di roccia e neve, spesso scelto come via alternativa per montare la cresta. Si riprende a salire su facili rocce evitando le difficoltà quasi sempre per il lato meridionale. I segni delle ramponate sono un buon segnavia. La roccia, generalmente consistente, alterna tratti di grande aderenza a tratti estremamente scivolosi di verde serpentino, è perciò buona regola non darle troppa confidenza. Si superano due guglie rocciose e la cresta diviene meno ripida per mostrare la terribile parete N del Disgrazia, difficilissima via di ghiaccio.
Si torna a salire, con consiglio di portarsi sul versante meridionale della montagna per facili roccette e sfasciumi, evitando così ogni eventuale residua traccia di neve. In questo tratto della scarpata meridionale si incontrano i ruderi della Capanna Maria (m 3600), edificata nel 1883 per consentire i rilievi topografici. Si punta di nuovo a N guadagnando l'anticima occidentale del Disgrazia, detta Punta Syber-Gysi. Resta ora da affrontare l'ultimo collo verso la vetta principale, a questo punto ben visibile. La difficoltà principale sta nello sconfiggere un monolita rosso con tacche artificiali detto Cavallo di Bronzo, superabile sia arrampicandocisi sopra, sia aggirandolo dall'esposta cengia settentrionale di ghiaccio e roccia. Facili passaggi portano sul Disgrazia.
Seguitando la cresta verso E e abbassandosi di qualche metro si raggiunge l'ospitale Bivacco Rauzi (m 3678, ore 2).

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